Incontro internazionale di speleologia

29 ottobre – 1 novembre 2021

Marina di Camerota (Salerno – Italia)

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    Un mare di grotte

    Enea attraversò questo mare. Toccò coste di sirene, avvistò montagne bianche di calcare e di neve, e cupe di grotte. La ninfa Kamaraton ammaliò il nocchiere Palinuro e lo attirò a sé. Le grotte innamorano gli speleologi di tutto il Mediterraneo e li coinvolgono in un’esplorazione senza fine. Intorno a questo mare si muovono e si toccano più speleologie. Un mare di grotte. E di esplorazioni possibili.

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    Archeologia e paleontologia

    Le grotte sono archivi del tempo. Isolate dal mondo esterno, preservano tutto ciò che vi si stratifica. I fossili che si conservano nelle grotte costiere sono le tessere di un grande mosaico. Il loro studio ci aiuta a ricostruire la rete di connessioni tra le diverse sponde del Mediterraneo.

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    Grotte sacre

    Le grotte sono isole. Luoghi di culto, meditazione e spiritualità. Luoghi che hanno ispirato asceti, monaci e predicatori. Eremi sperduti nel silenzio dei monti e su scogliere selvagge. Antri in cui riecheggia la suggestione umana del religioso e del diabolico, speranze e paure che risalgono alla notte dei tempi.

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    Speleosubacquea

    Le coste del Mediterraneo sono traforate di grotte marine. È un patrimonio immenso, un archivio del tempo tutto da esplorare. La ricerca speleosubacquea ha fatto passi da gigante anche grazie allo sviluppo di nuove tecniche messe a punto dagli stessi esploratori. Il primo incontro tra gli speleosub del Mediterraneo.

Le Speleologie del Mediterraneo - Testimonianze

Un luogo dove speleologia, archeologia, paleontologia e speleosubacquea trovano il punto di contatto ed interscambio. Un punto di partenza per lo sviluppo di una speleologia sostenibile dove la protezione delle grotte assuma un aspetto centrale

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